NUOVA LEGGE SUL CLIMA: COSA ATTENDE L’ITALIA

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Il Parlamento Europeo ha approvato nei giorni scorsi la nuova legge sul clima con la quale sono stati definiti i nuovi obiettivi climatici di medio e lungo periodo che l’Unione europea dovrà portare a termine da qui al 2050.

Fra gli obiettivi più importanti fissati dalla legge, c’è senza dubbio la riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 e a questo proposito la Fondazione per lo sviluppo sostenibile sul clima con l’iniziativa Italy for Climate, ideata e pensata da un gruppo di imprese e di associazioni di imprese molto ricettive al tema del cambiamento climatico, ha stilato per il nostro Paese un programma da seguire in linea con le ultime indicazioni europee.

Da quanto emerge l’obiettivo per l’Italia sarà arrivare, in meno di un decennio, a 232 milioni di tonnellate di CO2eq, partendo dalle circa 380 stimate nel 2020. Servirà dunque un taglio dei consumi finali di energia ogni anno dell’1,5%, una riduzione di almeno il 40% il consumo di petrolio e gas e al contempo un azzeramento di quello di carbone con il conseguente raddoppio delle fonti rinnovabili elettriche, termiche e per i trasporti.

L’Italia dovrà quindi intraprendere un percorso virtuoso di radicale semplificazione delle procedure burocratiche e amministrative che preveda anche un’accelerazione nella ricerca e sviluppo, creando così una nuova cultura della transizione. Fra gli altri obiettivi indicati e da non trascurare ci sarà quello di ridurre il numero di automobili in circolazione di quasi un milione di veicoli ogni anno. Tutti questi accorgimenti dovranno consentire di arrivare alla fine del decennio a riciclare almeno il 60% dei rifiuti urbani.

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