WORKSHOP RECUPERO METALLI: INTERVENTO CALÒ
Il nostro Presidente Anselmo Calò nella giornata di lunedì 20 giugno è intervenuto al workshop sul Recupero dei Metalli organizzato da AIDIC presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.
Nel corso del suo intervento, focalizzato sui recuperi dalla rottamazione delle auto, ha evidenziato come “il numero dei veicoli dismessi dalla circolazione sia in costante diminuzione, in parallelo alla costante diminuzione delle immatricolazioni di veicoli nuovi dal 2007 , che sta portando ad un invecchiamento sempre più marcato del parco autovetture nazionale”.
Si è anche soffermato sul dato delle radiazioni dal PRA (cioè le auto ritirate dalla circolazione), anche questo in costante diminuzione di pari passo con le immatricolazioni e con oltre il 30% del veicoli radiati che viene esportato all’estero verso mercati meno maturi.
Un fenomeno – continua Calò – quello dell’esportazione di veicoli (rifiuti pericolosi), soggetto “a procedure complesse, dal momento che questi veicoli vengono esportati come veicoli funzionanti e solo all’arrivo vengono dichiarati fuori uso, demoliti con standard e costi inferiori ai nostri e i loro ricambi immessi sui mercati anche occidentali attraverso le piattaforme dell’e-commerce”.
Il Presidente ha precisato poi che il “fenomeno dell’esportazione in Italia riguarda circa mezzo milione di veicoli, con la conseguenza che vengono sottratti al mercato nazionale circa 150.000 tonnellate di materiali e ricambi, un fenomeno comunque in ridimensionamento, grazie alla maggiore attenzione della UE, e al fatto che gli incentivi governativi obbligano alla demolizione i veicoli ritirati dalla circolazione a fronte di un contributo pubblico”.
In chiusura di intervento ha espresso anche la preoccupazione della categoria per “l’accelerazione verso l’elettrico e la rivoluzione tecnologica che riguarderà le autovetture nel prossimo futuro con i veicoli elettrici che avranno meno componenti da vendere per il riutilizzo da parte degli autodemolitori e meno materiali da recuperare, anche perché non è ben chiaro in che misura sarà riutilizzabile e riciclabile la batteria elettrica e con costi di smaltimento ancora tutti da valutare“.
Per questi motivi “i costi di una struttura per la demolizione dei veicoli dovrebbero aumentare notevolmente … mentre al giorno d’oggi la vendita di ricambi usati e dei rottami ripaga ampiamente i costi di bonifica e demolizione dei veicoli, in un quadro così cambiato sarebbe necessario un serio ripensamento sulla responsabilità dell’industria per il fine vita dei veicoli