IMPIANTI DI ROMA: INTERVENTO DEL PRESIDENTE ADA CALÓ ALLA REGIONE LAZIO
Il nostro Presidente Anselmo Calò, nella giornata di lunedì 3 ottobre, ha partecipato all’incontro “Le filiere industriali dell’Economia Circolare – Buone Pratiche su come creare valore dal recupero di materia” promosso e organizzato dall’Assessorato alla Transizione Ecologica della Regione Lazio.
Il Presidente ha parlato diffusamente dei problemi che stanno attraversando molte aziende e privati cittadini romani e della Regione Lazio a causa dell’ormai ben nota chiusura di 97 impianti di autodemolizione nel Comune di Roma Capitale e in particolar modo ha tenuto a precisare come “la mancanza di impianti nella città di Roma, dove al momento sono operativi solo 5 impianti, crea pressioni sui 18 impianti attivi nella Provincia di Roma e sui 46 presenti nelle altre Province del Lazio, e determina oltre a gravi difficoltà alle aziende ancora chiuse, disagi ai cittadini che sono costretti a consegnare i propri veicoli da demolire ad impianti lontani e danni all’economia della città, che rimane privata di un comparto che forniva importanti servizi ambientali”.
Una disfunzione che sta determinando una forte esportazione di veicoli (tra 30 e 50 mila) verso le regioni limitrofe (soprattutto in Campania) e verso altri impianti ubicati nel Lazio che, purtroppo, sono per la maggioranza dei casi piccoli e poco strutturati per servire i territori a loro adiacenti e per assorbire la mole dei veicoli prodotti nella città di Roma, stimata in circa 100.000 unità.
Il Presidente Calò, da sempre attento a tale problematica, nei giorni scorsi ha avuto l’occasione di parlare a Milano, in una sede non istituzionale, con il Sindaco di Roma On. Roberto Gualtieri, che di recente ha assunto la carica di Commissario straordinario ai rifiuti di Roma Capitale, e al quale avevamo già scritto una lettera sulla situazione degli impianti romani nel mese di febbraio poco dopo il suo insediamento.
Nel corso dell’incontro con il primo cittadino di Roma Capitale il Presidente ha chiesto e ribadito l’assoluta necessità di organizzare un Tavolo di lavoro con la nostra categoria per trovare una soluzione definitiva ad un problema che si trascina ormai da anni.
La speranza è che le nostre voci siano ascoltate e le nostre motivazioni possano portare a risolvere al più presto tale questione.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.