ALBO E ANTIMAFIA: IL MITE RISPONDE IN PARLAMENTO

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Lo scorso 20 gennaio, la Sottosegretaria per la transizione ecologica Vannia Gava, ha risposto ad una interrogazione parlamentare a risposta immediata sulle modifiche al regolamento relativo all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali volte ad inserire il possesso della documentazione antimafia tra i requisiti per l’iscrizione.

La Commissione Ambiente ha chiesto, infatti, se non si ritenga opportuno modificare il regolamento dell’Albo nazionale dei gestori ambientali (D.M. n. 120/14), al fine di inserire il possesso della documentazione antimafia di cui all’articolo 84 del D.Lgs. n. 159/11 tra i requisiti necessari per l’iscrizione. La Sottosegretaria Gava ha precisato chele Sezioni regionali e provinciali dell’Albo nazionale dei gestori ambientali, alle quali è demandata l’attività istruttoria delle domande di iscrizione e di rinnovo all’Albo, effettuano già puntualmente, d’ufficio, su tutte le istanze di iscrizione e di rinnovo, il controllo circa l’assenza di comunicazioni o informative antimafia attraverso la consultazione della banca dati interforze gestita dalle Prefetture (SICEANT)” Ha inoltre aggiunto che “dal momento che l’Albo ha equiparato la comunicazione interdittiva antimafia con l’informazione interdittiva antimafia, non sia da ritenersi prettamente necessario un intervento normativo, atteso che la normativa sulle certificazioni antimafia trova già piena applicazione nel DM 120/2014”.

Preso atto di una precisa mancanza in materia (esistendo al momento solo la Circolare n. 2/2019 dell’Albo) l’interrogante ha chiuso i lavori specificando che le Istituzioni proseguiranno le attività per fornire strumenti utili e necessari per la lotta alla criminalità organizzata.

Clicca qui per il testo della risposta.

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