EXPORT RIFIUTI: L’ALLARME DEI RICICLATORI EUROPEI

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Anche ADA ha sottoscritto l’appello con cui quasi 300 tra associazioni e imprese dell’industria europea del riciclo dei rifiuti, coordinate da EuRIC – Federazione europea delle imprese del riciclo e FEAD – Federazione europea per la gestione dei rifiuti e dei servizi ambientali, tra cui FISE Unicircular e le sue componenti associate, chiedono che eventuali restrizioni all’esportazione spettino solo per i flussi di rifiuti “problematici e non trattati” e che sia predisposto un quadro legislativo chiaro e stabile per i materiali ottenuti dal trattamento dei rifiuti, per cui prevedere anche incentivi per premiare i benefici ambientali dei materiali circolari.

L’iniziativa è conseguenza della, ormai prossima, revisione della direttiva europea sulle spedizioni internazionali di rifiuti che potrebbe rappresentare una grave minaccia per i riciclatori europei perché, l’imposizione di restrizioni all’export comporta il rischio, evidente, di abbattere i prezzi dei prodotti riciclati, contribuendo a favorire l’uso delle materie prime vergini.

Nella loro lettera, le Federazioni sottolineano la necessità di un commercio libero, equo e sostenibile delle materie prime provenienti da operazioni di riciclo e chiedono che venga fatta una netta distinzione tra rifiuti misti non selezionati e materie prime provenienti dal riciclo che, a livello di quadro giuridico europeo, non è prevista.

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