PROPOSTE DI LEGGE SUL FERMO AMMINISTRATIVO: AUDIZIONE ADA E PROPOSTA DI EMENDAMENTO
Il Presidente Anselmo Calò è stato audito dalla Commissione Trasporti riguardo le proposte di legge per la cancellazione dai pubblici registri dei veicoli fuori uso sottoposti a fermo amministrativo presentate in Commissione a seguito dei contatti dello stesso Presidente Ada con i Deputati Andrea Casu, Gaetana Russo e Andrea Caroppo.
Durante l’audizione, il Presidente Calò ha sottolineato che queste proposte mirano a risolvere un problema pratico che perdura da anni. Il problema riguarda i veicoli registrati in pubblici registri che, una volta sottoposti a fermo amministrativo, non possono essere utilizzati dai proprietari debitori nei confronti di enti pubblici.
Questo comporta un significativo costo per la collettività, poiché spesso i veicoli in fermo vengono custoditi in depositi o abbandonati in locali privati, diventando rifiuti, ovvero veicoli “fuori uso”. Tuttavia, per la legge vigente, tali veicoli non possono essere smaltiti finché colpiti da fermo amministrativo, poiché il fermo tutela il credito pubblico.
Le nuove proposte di legge sono quindi volte a interrompere questo circolo vizioso, permettendo lo smaltimento dei veicoli fuori uso anche se soggetti a fermo amministrativo.
Disponibile QUI la registrazione dell’audizione.
A seguito dell’audizione l’Associazione, insieme ad Assoambiente e ADQ ha segnalato, in particolare per quanto concerne la proposta che vede come prima firmataria l’on. Gaetana Russo, la necessità di esonerare dalla dichiarazione di inutizzabilità dei veicoli fuori uso (ai fini della rottamazione), i mezzi con più di otto anni dalla prima immatricolazione e i veicoli gravati da fermo amministrativo da più di cinque anni.
Infatti, la previsione di una dichiarazione di inutilizzabilità da parte del proprietario stesso per veicoli che non siano visibilmente inutilizzabili (es. bruciati o incidentati) a causa della macchinosità della procedura di rilascio dell’attestazione soprattutto in grandi Comuni crea da un lato un problema di individuazione dell’autorità competente ad emettere tale dichiarazione e dall’altro favorisce l’abbandono dei veicoli, in quanto spesso il cittadino, che si ritrova a detenere un veicolo soggetto a fermo preferisce abbandonarlo piuttosto che iniziare una trafila burocratica che non è detto che porti un risultato.